Giacomo Zanella : nella vita e nelle opera (con incisioni) . roppoda lui. Un amico, che gli era molto affezionato, |gli propose, par averlo vicino alla sua di Po-legge, di una villetta un fabbricarsi,Verona sulle rive dellAstichello, Lungi non dalla città;ed egli acconsentì. Il contratto fu conchiuso nelmarzo del 1878, e poco dopo fu cominciata. lacostruzione Volle Il poeta che fosse riprodottoil disegno semplice ed elegante di un palazzinocostruito à Vicenza nel 1776 da Ottavio Ber-totti-Scamozzi per la famiglia Muzzi. La fab-brica fu compiuta ottobre dello stesso anno nell,ed egli che ave

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Giacomo Zanella : nella vita e nelle opera (con incisioni) . roppoda lui. Un amico, che gli era molto affezionato, |gli propose, per averlo vicino alla sua di Po-legge, di fabbricarsi una villetta a Cavazzale, sulle rive dellAstichello, non lungi dalla città;ed egli acconsentì. Il contratto fu conchiuso nelmarzo del 1878, e poco dopo fu cominciata lacostruzione. Volle il poeta che fosse riprodottoil disegno semplice ed elegante di un palazzinocostruito in Vicenza nel 1776 da Ottavio Ber-totti-Scamozzi per la famiglia Muzzi. La fab-brica fu compiuta nell ottobre dello stesso anno, ed egli che aveva seguito con amore il suo innal-zarsi, quando fu giunta a compimento, scriveva :« Ho fabbricato di pianta un casinetto a tre« miglia dalla città, 15 metri di fronte e di lato;« ora sono per ammobigliarlo ; ridurre ad orto« e giardino il circostante terreno ; le muse sono« cacciate in fuga dalle forche, zappe e ronche« di Pomona, di Silvano, e della sua antica con-« cittadina, Cerere » (1). A compensare la na- (1) Lampertico, Op. cit., pag. 99.. 10 — 147 — tura di aver invaso una parte del suo fertileregno con calce e sasso, egli si riprometteva dieducarle col ridesto ingegno « letereo fior del-larte ». Tale è il concetto duno dei sonetti cheche poi raccolse sotto il titolo di AsticheMo, mi-rabili sonetti che faranno passar famoso allapiù lontana posterità il nome di quellumileaffluente del Bacchiglione. La villa, Ricca più che di suol, daria serenaE di largo poetico orizzonte, è così descritta da Sebastiano Rumor, degnoamico del poeta, in suo pregevole un lavoro : « La« facciata si eleva sopra uno zoccolo rialzato« cinque gradini da terra e appare divisa in tre« riparti. Quello di mezzo è adorno di quattro« pilastri ionici poggianti sullo zoccolo, che ab-« bracciano i due piani, nei quali è diviso il« casino, e portano una cornice con frontone.« La cornice ricorre poi mutilata sugli altri due« riparti, che fanno ala al principale, e corona«

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