. Le imprese illustri . mie,tantiec.cellentifsimi Principi, &: tanti nobilifsimi ingegni fi fono uamen-te fatti intendere di mutar le loro Imprefe, ò formarfene delle nuoue, fe-condo gli auuertimenti mio, et le régent de la porte detatio in, de manio et de manio, de manio, de manio et de manio, de manio, de manio et de manio, de manio, de manio et de manio, de manio, de manio et de Mi lon pollo àvoler dar fuori il prefenente volume, nel quale ho fatta fcelta della maggiorparte dell Imprcìe buone, così antiche cioè di perfonone morte, et di quelleporte dal Giouio nel fuo raccolto, Come nuoue di pi, et dalgi per-fleche fältei, si fätftete viofäte, fättauofte

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. Le imprese illustri . mie, tantiec.cellentifsimi Principi, &: tanti nobilifsimi ingegni fi fono ingenuamen-te fatti intendere di mutar le loro Imprefe, ò formarfene delle nuoue, fe-condo gli auuertimenti, & le regole porte nel detto mio libro, io per miainclinatione, & per prieghi di molti amici, & fignon miei, mi lon pollo àvoler dar fuori il prefente volume, nel quale ho fatta fcelta della maggiorparte dell Imprcìe buone, così antiche cioè di perfone morte, & di quelleporte dal Giouio nel fuo raccolto, come nuoue di Principi, & daltre per-fone illuffri Si virtuofe, oggi viue, che tuttauia ne fon venute, & ne vengo-no fabricando felicemente. Eteffendofi di tuttequeftemigliori fatti farei difegni in iffampedi rame, bellifsimi, fon venuto facendo le fue efpofi-tioni àciafcuna, decorrendo intornoal penfierodellAutore ò a ! ! a fi g n i ficatione di e.f? Imprefe. Et perche nò vi rtrti che defiderarfi da i begli in-gegnilo volutonelfuoprincipiotrattarpiù compendiofanienre che li* A. DELLE REGOLE, ET DE MODI CHE SI CONVENGONO PER FAR LIMPRESEPERFETTAMENTE. CAP. I. L GlOriO T^EL TRIV^CIVIO DEL fuoragionamento ricerca nellImprefe cinque condi-tioni. LlA prima, che fieno con giufta proportione dicorpo &d anima. L A feconda.che nonfiaofcura di forte, che ab-biabifocjno della Sibilla per interprete, ne tanto| chiara.che ogni plebeo ! intenda. L.A terza, chefopratutto habbia bella ui fra.L iA quarta, che non abbia forma umana. I^quinta, che richiede il Motto.il qualegi dice efTer lanima de! cor-po. Et foggiunge, che uuolelfer communemen te duna lingua diuerfa dallo idioma di colui, che fa lImprefa, perche il fentimento fia alquanto piùcoperto. Et che il Motto uuol effer brieue, ma non tanto, che fi faccia ofeuro.ò dubbiofo.Etche però.di due, òtrcparole quadra benisfimo , eccettoche le fufle in forma di uerfo intero.o (pezzato. DELLE quali conditioni, ò leggi non è alcun dubbio , che alcune fienbuone, &ragioneuolmentepofte, &alcune fouerchie, & replicate, &

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