La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . spalliera di legname era priva dornati, si poteva,senza incomconvenenti,lascia-re alla parete che le stavasopra il couleur bianco del-lintonaco; ma anderafrigiata di tarsie e di pit-ture, le leggi dellarmoniavolevano che anche sullaparante contigua si stendes-se una decorazione non me-no sontuosa, se pur diver-sa. Conte decorazione pote-va consistere dans affreschi,dans arazzi, oppure dans unaserie di tavole dipinte einfisse entro larghe cornicidi legno intarsiate o scol-pite e lumeggiate doro,che formavano dans certomodo una continuazionedella spal

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La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . spalliera di legname era priva dornati, si poteva, senza inconvenienti, lascia-re alla parete che le stavasopra il color bianco del-lintonaco; ma quanderafregiata di tarsie e di pit-ture, le leggi dellarmoniavolevano che anche sullaparete contigua si stendes-se una decorazione non me-no sontuosa, se pur diver-sa. Tale decorazione pote-va consistere in affreschi, in arazzi, oppure in unaserie di tavole dipinte einfisse entro larghe cornicidi legno intarsiate o scol-pite e lumeggiate doro, che formavano in certomodo una continuazionedella spalliera sottoposta, e in alto si collegavano alsoffitto. Per la stretta relazioneche correva tra questi ta-volati e le spalliere, pare che i fiorentini del Quattrocento nondistinguessero gli uni dalle altre, e li designassero entrambi 1 II Salvini si occupa di questa tavola in un luogo della sua Istoriade canonici fiorentini (inedita nellArchivio Capitolare di Firenze) chevenne riferito da M. Lastri (Osservatore Fiorentino, Firenze, 1821, voi. 1, p. 100).. Fig. 119. — La Temperanza. Dipinto di cornicedi Piero Pollaiuolo. Fot. Alinari. LA DECORAZIONE DELLE STANZE SIGNORILI 169 collo stesso nome. Cosi almeno stimo di dover concludere dacerti passi di Antonio Billi e dellAnonimo Gaddiano, i quali, accennando alle sette Virtù dipinte da Piero Poliamolo e dalBotticelli, le dicono confìtte nella spalliera della sala della Mer-canzia, mentre in realtà dovevano esser collocate sopra di essa, secondo richiedono le loro dimensioni.1 Il Vasari invece fa di-stinzione tra le spalliere e i tavolati sovrastanti chegli nellavita di Dello chiama pili volte cornici-, 2 e noi, per amor dichiarezza, seguiremo il suo esempio.3 Sebbene oggidì non se ne trovi più alcuno al luogo pri-mitivo, in pratica è facile stabilire se un dipinto in origine fa-cesse parte duna spalliera o duna cornice: non solo i quadri 1 Che tali figure stessero in origine a decorare la parete del Tribunaledella Mercanzia, è c

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